Il potere dell’imitazione: perchè dovremmo farlo (e perchè non lo facciamo)

Da sempre l’imitazione è un concetto che assimiliamo a qualcosa di ludico (fare l’imitazione a qualcuno è come farne una caricatura).

Il concetto di imitazione si porta quindi dietro un’idea sbagliata di “essere qualcun altro” oppure di assimilare i comportamenti di un individuo esaltandone le peculiarità, gli eccessi e (spesso) le negatività.

A questo si somma come un macigno la paura del giudizio degli altri, quello di passare per “un’altra persona e conseguentemente di non “essere se stessi”.

Ma essere se stessi vuol dire in realtà “essere la migliore versione di se stessi” e quindi perchè non imitare gli altri in quelli che possono essere aspetti che ci rendono migliori?

In maniera del tutto erronea identifichiamo l’imitazione con il trasferire e proiettare la propria persona altrove… ma se sostituiamo “ispirazione” alla parola “imitazione” i connotati cambiano completamente.

Se ci ispiriamo ad una persona (magari un leader carismatico o qualcuno che stimiamo per quello che ha realizzato nella propria vita), non ci “snaturiamo”: prendiamo semplicemente spunto dai lati positivi di quella persona per trasformare il nostro carattere e renderlo vincente.

Imitare non vuol dire “emulare in toto” ma osservare, prendere ispirazione e mettere in pratica cose su cui gli altri hanno performance maggiori delle nostre.

Questo dovrebbe spingerci ad apportare modifiche al nostro stile di vita, al nostro modo di pensare e di agire ed al nostro modo di essere al fine di essere maggiormente confidenti in noi stessi e quindi più felici.

Tutti i maggiori riferimenti in materia di “crescita personale” consigliano di leggere i libri dei più grandi personaggi della storia ed ogni guru che si occupa di “coaching” consiglia di imitare, assimilare pensieri, abitudini e passioni di queste persone, affinchè si possa eccellere in un determinato campo.

Indipendentemente dal fatto che una persona voglia o meno diventare Steve Jobs o avere un’azienda multi-milionaria, il concetto può essere traslato in tutti i campi prendendo come riferimento una qualsivoglia persona che per un qualche motivo costituisca per noi una fonte di ispirazione.

Se pensiamo anche solo al nostro ambiente familiare o lavorativo, sarà capitato a ciascuno di noi di avere a che fare con persone che sembrano vivere le cose in maniera diversa dalla nostra, persone che sembrano essere più serene o affrontare le difficoltà in maniera più efficace rispetto a noi o che semplicemente riescono a viversi la vita in modo migliore indipendentemente (o anche dipendentemente) dalla propria condizione.

Prendendo spunto da queste persone, dovremmo staccarci dal concetto di vergogna e provare a fargli delle domande, a capirne intimamente carattere e propensioni, ad investigare sulle loro curiosità o sulle cose che le stimolano e che le fanno stare bene.

Osservare le abitudini, gli interessi e tutto ciò che possa essere di impulso per noi per poter fare come loro è già un primo passo per assimilarne alcuni tratti o caratteristiche che possono renderci migliori.

E tornando al concetto di “imitazione”, prendere pezzetti di vita delle persone ed appropriarsene non è un furto nè una cosa di cui aver timore: le persone che eccellono in determinati campi così come sono persone che a loro volta hanno “imitato” dei modelli, sono anche generalmente le prime a voler rendere gli altri partecipi delle proprie conoscenze per aumentarne qualità della vita e benessere.

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