“Se non appari sprovveduto, non sei abbastanza intelligente….” (cit.)



In NeNet facciamo una grande fatica a trovare collaborazioni e persone con un elevato grado di etica e, contemporaneamente, di professionalità

Eppure ci sono un sacco di persone che, specialmente guardando i social, sembrano essere super esperti, pieni di titoli e prolifici di dichiarazioni di competenza.

La maggior parte di noi si concentra più sull’apparire che sull’essere (o sul crescere): molti si impegnano più nella promozione di sé stessi piuttosto che sviluppare costantemente le proprie “skill”.

Qualcuno sostiene che “quando si spende più in comunicazione che in formazione non si va molto lontano”…

In costante debito di “tempo” (e di “clienti”), ognuno di noi è chiamato ogni giorno a scegliere se concentrarsi nel marketing o nel miglioramento dei propri prodotti/servizi.

A questo si aggiunge l’aspetto psicologico: impegnarsi ad imparare è un grande sforzo e porta in un’area “scomoda” in cui siamo costretti a fare domande col rischio di apparire poco competenti.

Ma purtroppo, come dice qualcun altro: “Se vuoi migliorare devi essere disposto ad apparire sprovveduto o stupido sugli argomenti che non conosci”.

Ma quanti di noi hanno voglia di correre questo rischio?

Pochi, pochissimi: ecco perché c’è una carenza endemica di eccellenza ed è più facile trovare persone che cercano di sopravvalutare le proprie competenze piuttosto che persone che si impegnano costantemente nell’acquisizione di altre capacità.

Personalmente diffido sempre di chi non si sente un po’ “stupido” o “inadeguato”… perché probabilmente non si sta impegnando troppo per migliorare e migliorarsi in aree nuove e necessariamente inesplorate.

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