“Capacità di astrazione” è diverso da “astratto”…


(Come la capacità di connettere i puntini sarà sempre più fondamentale)

Due giorni fa ho avuto una conversazione con una persona perchè in NeNet stiamo facendo scouting per ampliare l’offerta formativa includendo attività creative (e ricreative) di team building per aziende.

Mi ha colpito questa frase che lei ha inserito nella sua presentazione perchè riassume bene un preconcetto che differenzia i contesti “vecchio stampo”, da quelli veramente innovativi.

Fino a qualche anno fa la multipotenzialità, la creatività e la capacità di “astrazione” (quella in grado di far “connettere i puntini”, per dirla alla “Steve Jobs”), erano caratteristiche accessorie o addirittura penalizzanti rispetto a profili verticali ricercatissimi dal mercato.

La capacità di astrazione veniva spesso confusa con concetti “astratti”, poco pragmatici e lontani dalla esecuzione di compiti operativi (in cui contava più la velocità che l’agilità intellettuale).

Adesso che, nell'”era della conoscenza”, la creatività è stata riconosciuta come una caratteristica fondamentale in qualsiasi attività ad alto valore aggiunto (anche le più “ingegneristiche”), questa frase è quanto mai attuale.

Chiudo la riflessione con un passo del libro “L’almanacco di Ravikant” che mi ha colpito molto : “se possono formarvi perchè siate in grado di fare qualcosa, allora alla fine programmeranno un computer per farlo”….

…e se nel frattempo non avrete acquisito “capacità di astrazione”, è molto probabile che questo succeda.

Presto su: www.nenetcompany.com

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