La forma più alta di ricchezza è potersi svegliare e dire: “posso fare quello che voglio”


La possibilità di fare ciò che vogliamo, quando vogliamo, come vogliamo e con chi vogliamo è il dividendo più elevato che il denaro possa fruttare.

In questa accezione i soldi sono un mezzo e non un fine perché il loro accumulo o utilizzo dovrebbe servire a farci raggiungere uno status in cui abbiamo la libertà di dire ciò che pensiamo, essere chi siamo ed esprimerci liberamente in qualsiasi contesto (condizioni che, ironia della sorte, per i livelli professionali più pagati sono spesso irraggiungibili).

La vera ricchezza e la vera felicità sono direttamente associabili alla percezione del controllo della propria vita.

Più dello stipendio;

Più delle dimensioni della casa;

Più del prestigio del proprio lavoro.

Poter dire “posso fare quello che voglio” è il più grande valore intrinseco del denaro… e il vero motivo per cui dovremmo puntare all’indipendenza finanziaria, dovrebbe essere legato all’unico scopo di darci il controllo del nostro tempo, dei nostri spazi, dei nostri pensieri e delle persone che vogliamo frequentare.

Cercare un lavoro per guadagnare di più e rinchiudersi in una gabbia dorata di doveri non è una scelta che può essere appagante sul lungo termine; lo è invece trovare qualcosa che realizzi quelle condizioni che permettono il controllo della nostra esistenza.

Cambiare prospettiva, abbassare le proprie aspettative, essere più ragionevoli sull’utilizzo del denaro e concepirlo come un mezzo e non come un fine, sono ottimi punti di partenza per raggiungere la “ricchezza”.

Liberamente tratto da alcuni dei concetti de “la psicologia dei soldi” (un libro che parla poco di soldi)

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