Due lezioni organizzative che sto imparando dagli scienziati…


A Novembre 2024 mi sono trovato a rappresentare il nostro paese a Lund (sede della più grande sorgente di neutroni al mondo: un marchingegno che serve per studiare “i materiali del futuro”).

Da questa trasferta svedese insieme al CNR e a molti dei migliori scienziati europei, mi sono portato a casa due cose:

– il mix di competenze è un aspetto fondamentale: i fisici con cui lavoro sono capaci di gestire un progetto internazionale come io sono in grado di presentare un trattato sulla meccanica quantistica… ma ognuno fa il suo lavoro e la nostra “diversità” porta risultati che sarebbero impensabili con i soli contributi individuali;

– la condivisione è sintomo di eccellenza; queste persone collaborano fregandosene della proprietà intellettuale, del proprio interesse personale o del proprio “patriottismo”: che siano bianchi, gialli, uomini o donne di qualsiasi nazionalità, si siedono e mettono sul tavolo le loro idee migliori per costruire insieme il futuro del loro campo con un approccio “open source”;

Ultimo ma non ultimo: in paesi come la Svezia lavorano meno, guadagnano di più e sono molto più avanti di noi in tantissimi settori (puoi comprare casa con un SMS o farti rimborsare un biglietto del treno semplicemente chattando con un BOT).

Questo dato di “fatto” (che trovo ancora sorprendente nonostante non sia la prima volta che frequento l’asse Germania, Danimarca e Svezia), la dice lunga sulle nostre capacità di implementare efficacemente due semplici “lezioni” in società e organizzazioni che ne avrebbero un estremo bisogno…

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