“L’essenziale non è visibile agli occhi”..

L’esecuzione è importante ma lo è altrettanto la capacità di immaginare scenari che gli altri non riescono a vedere.

Siamo tutti proiettati nel mondo del “fare”, ma in molti abbiamo dimenticato l’importanza strategica di “immaginare” o di “sognare”.

Chi “fa”, è tendenzialmente propenso a imitare o a restringere il proprio campo in azioni standard imposte dalla propria mansione, dal proprio “job title” o dalle proprie gabbie psichiche.

Chi sogna viceversa talvolta manca di concretezza ma è generalmente più propenso a innovare e a coltivare idee che “fanno la differenza”.

Senza l’esecuzione non ci sarebbe il modo per come lo conosciamo, ma senza immaginazione non sarebbe possibile cambiarlo o migliorarlo.

Dobbiamo imparare ad essere ottimi esecutori ma non dovremmo mai trascurare quello spazio creativo che è parte del nostro DNA e che consente di costruire un futuro diverso.

Nell’esecuzione le macchine sono già molto più brave di noi… mentre per “sognare” hanno ancora un bel po’ di strada da fare.

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