Tutti sono stati principianti.
Anche quelli che sembrano “arrivati” (concetto, per altro, molto relativo).
Per ognuno di loro esiste un “prima”.
Prima di vincere i campionati italiani di sci UISP nel 95, ho vomitato al cancelletto e scambiato una porta blu per una rossa.
Prima di diventare un divulgatore di contenuti, ho fatto fatica a strutturare un concetto, a dargli una forma che potesse avere senso anche per chi lo avrebbe letto.
Prima di arrivare a fare il TEDx o uno speech, era difficile riordinare le idee per tenere un discorso, e mi concentravo più su quello che dovevo dire che sul messaggio che volevo far arrivare.
Nella società dell’immagine vediamo solo “l’ultimo miglio” di chi ha ottenuto dei risultati, ma la verità è che tutti siamo stati principianti proprio in quelle stesse cose per cui oggi ci vengono riconosciuti dei meriti.
Abbiamo dovuto fare il primo passo con umiltà e coraggio e poi continuare coi successivi.
La perseveranza batte il talento? Preferisco pensare che non c’è talento senza perseveranza…