L’istinto di narrare (#60/2022)

di Jonathan Gottschall pag. 250 15 Dicembre 2022

I perchè dello storytelling.. (passando dalla vita nelle caverne a babbo Natale)

Le storie sono il collante della vita sociale umana: da sempre determinano il corso della vita dell’uomo perchè fanno presa su emozioni ancestrali e su ciò che ci differenzia da tutte le altre specie.

Hanno consentito all’uomo di raccontare la propria attività anche prima che riuscisse a parlare (tramite i pittogrammi del neolitico).

Successivamente hanno avuto una funzione di “sopravvivenza” perchè attraverso le storie che sciamani e capi villaggio raccontavano attorno a un falò, si tramandavano esperienze e si condividevano esperienze sui pericoli della vita nell’era della caccia e dei “raccoglitori”.

Tutt’oggi le storie hanno un’importanza fondamentale e, a seconda di come vengono raccontate, riescono a modificare la realtà facendoci vivere in un mondo scollato dai “fatti” (a partire da Babbo Natale per arrivare a quello che avviene realmente durante guerre o pandemie mondiali).

A pensarci bene l’uomo passa più tempo immerso in un universo di finzione che nel mondo reale: nessun altro animale dipende dalla narrazione quanto l’essere umano e lo “storytelling” ha da sempre determinato come ci siamo evoluti su questo pianeta.

Fra biologia, etologia, psicologia e neuroscienze, questo testo esplora “l’istinto di narrare” e spiega come questo sia riuscito a creare mondi paralleli che hanno modificato non solo le vite di ognuno di noi ma l’intero corso della storia mondiale.

Lo “storytelling” esite da sempre e fa parte della nostra natura: è il segreto del nostro successo evolutivo e il motivo per cui oggi siamo la specie dominante del pianeta..

E’ letteralmente in grado di plasmare la realtà in cui viviamo… e così come ha determinato da sempre il nostro passato, così può determinare il nostro futuro.

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