Brave new work (#57/2022)

di R. Maggiolo pag.263

Abbiamo strumenti potentissimi ma ci sentiamo deboli.

Abbiamo sempre più informazioni ma sempre meno certezze.

Possiamo entrare istantaneamente in contatto con migliaia di persone ma abbiamo l’impressione di essere soli.

Dopo migliaia di anni siamo riusciti a dominare l’ambiente in cui viviamo ma abbiamo paura di un sacco di cose.

Abbiamo infinite possibilità ma l’eccesso di alternative porta alla difficoltà di trovare un senso a quello che facciamo.

Il lavoro ci ha portato nell’età dell’oro e della conoscenza ma non siamo ricchi e ci ritroviamo spaesati e spaventati rispetto a una costante incertezza e a una crescente complessità.

Cosa è quindi il lavoro? quale è il suo futuro e dove ci porterà?

Dalle foreste africane ai paradossi del mondo digitale, dalle leggende dei nostri antenati alle contraddizioni dei nostri tempi, “brave new work” fa un viaggio nel mondo del lavoro: come è nato, come si è sviluppato e dove potrà portarci.

Un viaggio utile non solo per trovare le risposte, ma soprattutto per “cambiare le domande”

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