Che caratteristiche hanno i manager delle aziende “eccellenti”?
Da una ricerca condotta sulle principali aziende che hanno stracciato la concorrenza nei rispettivi settori (cfr. “Good to great”, Jim collins), sono state riscontrate alcune caratteristiche comuni fra i manager delle aziende “outsider” rispetto a loro corrispettivi delle aziende “nella media”.
Molte di queste caratteristiche sono controintuitive e vanno in direzione opposta a quanto abbiamo osservato nella gestione del secolo scorso:
1) Leadership silenziosa
I manager delle “outsider” sono riservati e “quasi timidi”: hanno un misto paradossale di umiltà personale e volontà professionale;
2) prima chi, poi cosa: non elaborano una vision a priori, ma prima valutano le risorse che hanno a disposizione e poi disegnano la visione e la strategia in accordo;
3) affrontano la cruda realtà: si impongono di guardare la realtà per quella che è, non nascondendosi dietro un dito ma conservando comunque una fiducia incrollabile per poterla affrontare con determinazione;
4) hanno una cultura della disciplina: sanno che se si costruisce una cultura di responsabilizzazione, il personale diventa “disciplinato” (in un senso nuovo del termine) e “non ha bisogno di gerarchia”;
5) usano metodi, tecnologia, regole e processi senza farsi guidare dagli stessi: sfruttano le risorse tecnologiche e procedurali senza metterle al centro ma mettendole al servizio di chi le utilizza (il che necessita un mix di spirito critico, buon senso e coraggio);
6) procedono per piccoli passi: non mettono davanti la propria esperienza in settori diversi ma ascoltano, parlano, osservano, capiscono e poi procedono per piccole sperimentazioni successive (non rivoluzionando il lavoro delle persone secondo la propria idea ma “evolvendolo” con piccoli cambiamenti condivisi).