Quanto si possono fidare le persone della nostra azienda?

E’ una domanda fondamentale per capire il tetto di performance di tutti i dipendenti di un’organizzazione (e quindi il grado di competitività di un’intera industria).

Se un dipendente ha paura di essere licenziato, metterà un tetto alle proprie prestazioni, eviterà di sbilanciarsi e lavorerà buttando un occhio ai risultati e l’altro alla propria salvaguardia.

Aziende con focus su procedure e regolamenti sono spesso più concentrate sugli “errori” che sulle performance: invece di spronare i propri dipendenti alla sperimentazione, misurano il grado di aderenza delle persone a metodi e processi, col risultato inevitabile di portare le persone a dare priorità alle regole piuttosto che all’efficienza del sistema.

E’ una questione di focus: se i dipendenti di un’azienda non si fidano dell’azienda, procederanno sempre a passo lento, saranno bloccati dalla paura e accederanno alla parte rettiliana del cervello, mandando in letargo quella che è deputata a creare valore aggiunto.

Se le persone non hanno fiducia nel management e in chi li rappresenta, si concentreranno sempre sull’evitare gli errori anzichè sul raggiungere risultati importanti.

La risposta alla domanda “quanto si possono fidare della mia organizzazione?” è il primo passo per rivelare il potenziale nascosto di un’organizzazione (oltre a evitare che le persone si dimettano in massa prima di essere fatte fuori).

Se siete un executive o qualcuno che dirige un’organizzazione, partire da questa domanda (e prendere eventuali contromisure per cambiare la risposta) è un’ottima scelta.

P.s: Rose si è fidata di Jack ma il Titanic è affondato lo stesso (la risposta alla domanda “ti fidi di me?” è pertanto un punto di partenza ma non una garanzia per la sopravvivenza…)

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