Perchè quanto più difficile è il traguardo, tanto più alte sono le performance..

Fissare traguardi specifici ed impegnativi è un mezzo per aumentare l’interesse delle persone, aiutarle a trovare gli aspetti gratificanti di un’attività e dare uno scopo ed un senso ai loro sforzi.

Quando le persone condividono un obiettivo ambizioso, si ingegnano, fanno leva sulla tecnologia, ricercano, escono dalla propria zona di comfort e finiscono per risolvere problemi che sembravano irrisolvibili.

Lo sapeva bene Steve Jobs, passato alle cronache per “alzare l’asticella oltre l’inverosimile”, “distorcendo il campo della realtà” ed attivando così nei propri collaboratori, tutte quelle risorse nascoste a cui l’uomo fa spesso ricorso quando deve raggiungere imprese impossibili (o quando deve “sopravvivere”).

Spesso è solo una questione di mentalità e di ricerca in campi non convenzionali.

Come diceva non ricordo chi “se vuoi far passare i consumi di un mezzo da 22km/litro a 25km/litro devi sforzarti un bel po’ su quanto puoi fare su peso, motore ed attrito…. ma se vuoi far passare da 22km/litro a 100km/litro allora devi cambiare tutto il tuo modo di pensare il mezzo” (il che è molto più stimolante)-

Spesso le più grandi innovazioni sono nate da chi ha alzato l’asticella fissando obiettivi ben al di là del campo razionale… attivando risorse che sono generalmente poco accessibili a chi si accontenta semplicemente di migliorare l’esistente in modo “incrementale” (accedendo a schemi di pensiero ridotti, lenti e convenzionali)

bibliografia: #48/2021 (Rivoluzione OKR di John Doerr)

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