Le leggi fondamentali dell stupidità umana (#17/2022)

di Carlo M. Cipolla pag. 93 30/03/2022

Le persone si dividono in “intelligenti, banditi, sprovveduti o stupidi” in modo trasversale, senza distinzioni di genere o di casta sociale….. e sono equamente distribuiti (indipendentemente dal gruppo le loro quote percentuali rimangono le stesse).

In questo libriccino esilarante di 95 pagine (illustrazioni comprese) c’è un concentrato di saggezza ed un mix fra arte, scienza e ricerca che fa di questo testo un “must” di sociologia.

Oltre ad elencare le 4 “leggi fondamentali” della stupidità umana, l’autore divide le persone in 4 quadranti in base agli effetti che le azioni di alcune persone hanno su se stessi e sugli altri.

Così vengono definite intelligenti le persone che fanno azioni che portano benefici per se stessi ma anche per gli altri, banditi quelle che portano vantaggi per se stessi a discapito degli altri, sprovvedute persone che fanno azioni a vantaggio degli altri ma che svantaggiano se stessi e “stupidi” le persone le cui azioni recano danni a tutti.

Partendo da questa disamina, l’autore arriva ad alcune conclusioni:

“La persona intelligente sa di essere intelligente”.

Il bandito (una persona che arreca danno agli altri ma che per lo meno crea un vantaggio per se stesso), ha almeno una forma di intelligenza razionale (per quanto deprecabile).

Lo sprovveduto (colui che arreca vantaggio agli altri nuocendo per se stesso) è penosamente pervaso dal suo senso di sprovvedutezza ma almeno fa qualcosa di buono.

Lo stupido non sa di essere stupido… e ciò contribuisce potentemente a dare maggior forza , incidenza ed efficacia alla sua azione devastatrice.

E’ evidente quanto il contributo dello stupido sia tanto più nocivo quanto più egli non sa di essere stupido (in quanto mancante di quella “auto-coscienza” che indirizza le azioni in modo razionale).

Così, “Col sorriso sulle labbra, come se compisse la cosa più naturale del mondo, lo stupido comparirà improvvisamente a scatafasciare i tuoi piani, distruggere la tua pace, complicarti la vita ed il lavoro, farti perdere tempo, denaro, buonumore, appetito… e tutto questo senza malizia, senza rimorso e senza ragione… stupidamente”.

Il problema di quanto si incontra uno stupido è la totale impotenza di fronte alle sue scellerate azioni… che non avendo una base razionale, impediscono di elaborare un piano “razionale” di contromisure per contrastarlo… rendendo la persona intelligente (o il bandito, o lo sprovveduto) assolutamente inerme.

Le leggi della stupidità umana non preservanoo dagli stupidi… ma mettono ironicamente a conoscenza su alcune dinamiche che ognuno di noi avrà sicuramente sperimentato (a meno che non sia egli stesso, incoscientemente, uno “stupido”).

P.S.: Carlo Cipolla è uno storico economico che ha insegnato alla University of California, Berkeley ed alla Scuola Normale di Pisa…. la versione di questo libro contiene illustrazioni di Altan (noto illustratore de “l’Espresso” e “La Repubblica”).

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