Come dire di no al tuo capo (e preservare la relazione)

Come dire di no al tuo capo (e preservare la relazione)

Dire di no efficacemente è una delle cose oggettivamente più difficili da fare (specialmente con un capo)..

Non ha caso gli ambienti di lavoro sono spesso caratterizzati da una grande quantità di “sì” poco credibili e da qualche “no” senza spessore (o peggio ancora “oppositivo”).

Eppure chi riesce ad elaborare un “no” efficace, ottiene il duplice vantaggio di riuscire ad affermare se stesso ed aumentare la propria efficacia.

Dire sempre di sì (“tanto per accondiscendere”) o proferire un “no” non assertivo, porta solo diminuire la propria credibilità agli occhi di tutti.

Quali sono le caratteristiche di un “no” efficace?

Deve essere chiaro e motivato

Deve essere in linea con i propri valori, la propria etica ed il proprio modo di lavorare

Deve finire con una nota positiva (un’opzione, una proposta alternativa o un segnale di rispetto dell’interlocutore)

I “no” che soddisfano questi semplici criteri sono “no positivi”: tutti gli altri vengono generalmente percepiti come “no deboli” o  “no oppositivi” (che hanno zero efficacia e che possono compromettere la relazione)

Un “no” (positivo):

– definisce le regole

– afferma il proprio modo di pensare ed agire

– chiarisce le mutue aspettative, aumentando la credibilità e facendo guadagnare tempo

Le aree grigie spesso salvano dalla zona retrocessione ma se l’obiettivo è quello di competere fra i “top performer”, bisogna considerare che i “sì” permanenti o i no inconsistenti servono solo a mettere in dubbio una professionalità..

Viceversa un no con le caratteristiche descritte crea chiarezza e sicurezza, definisce i confini e rassicura l’interlocutore (indipendentemente dal livello “gerarchico”)

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