Fai di te stesso un brand (#25/2021)

Di Riccardo Scandellari pag. 215

“Essere un brand significa occupare uno spazio nella mente di chi osserva”

Un brand si materializza in una struttura mentale di informazioni rilevanti: se pensiamo ad una bevanda fresca, ad uno smartphone o ad un qualsiasi prodotto viene alla mente un’immagine ben precisa.

Se si trasferisce il concetto da un prodotto ad un professionista, le regole per diventare un brand non cambiano: per essere un brand è necessario avere un “perché” chiaro e rivolgersi ad un pubblico per il quale essere “rilevanti”).

Per diventare un brand è necessario:

  • Riconoscere i propri tratti caratteristici
  • Individuare chirurgicamente il proprio pubblico
  • Comunicare efficacemente competenza, stile e peculiarità

In un mondo in cui freelence e fractional manager sono in aumento (ed in cui flessibilità, adattabilità e differenziazione sono parametri sempre più importanti), individuare e comunicare la propria unicità e le proprie caratteristiche è una competenza che serve a generare un “brand che non teme concorrenza”.

Perché fare di se stessi un brand?

Perché fare branding efficacemente vuol dire trasformare un CV come tanti in un professionista che genera aspettativa e fiducia… o indurre un cliente o un’azienda a cercare te e non il viceversa…

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