Intelligenza artificiale e dintorni: caratteristiche e competenze che distingueranno l’uomo dalla macchina (nelle professioni del futuro)

Mi capita spesso di pensare con interesse all’AI  (intelligenza artificiale) e di leggere testi sulla sua evoluzione della tecnologia nel breve termine.

C’è una crescita esponenziale che in pochi anni ci porterà dove pensavamo inimmaginabile arrivare: lo “skynet” di terminator potrà prendere forma molto presto anche se per nostra fortuna non si parlerà di macchine distruttrici della razza umana quanto piuttosto di sinergie fra uomo e macchina.

D’altronde già oggi un piccolo mircofono di nome Alexa sembra conoscere molto bene i nostri gusti … ed un motore di ricerca con un nome che sembra uno scherzo, custodisce segreti molto più dei nostri più intimi amici.

La macchina non prenderà il posto dell’uomo ma sicuramente avrà un ruolo predominante in molti di quelli che considerimao i “nostri” lavori (così come avvenne quando si passò dall’era agricola a quella “industriale” o nei molteplici passaggi dell’evoluzione umana).

Sulla base di quello che i colossi del digitale stanno già facendo (e magistralemente descritto nel libro “the four” di s. Galloway), qualche visionario sta già provando a delineare scenari del prossimo futuro (se volete sapere dove abiterà e quale sarà la società di vostro figlio consiglio i due testi in italiano di Kevin Kelly).

La cosa sicura è che dovremmo imparare a reinventarci… e ad un ritmo molto più veloce di quanto fatto in passato nei diversi passaggi delle “ere tecnologiche”.

Come? Sfruttando quelle che sono le caratteristiche che difficilmente saranno replicabili dalle macchine.

Qualche suggerimento ce lo dà un’esperto della materia: Satya Nadella (CEO di microsoft) nel libro “Hit refresh” delinea quelle che sono le caratteristiche “chiave” di un futuro dominato dalle interazioni fra uomo e macchina:

  1. Empatia: intesa come capacità di pecepire pensieri e sentimenti altrui e collaborare ed instaurare rapporti veri e duraturi (anche con le macchine!!)
  • Apprendimento: per capire l’evoluzione e gestire un’innovazione al di là della nostra comprensione attuale
  • Creatività: come capacità di inventare e reinventarsi.. utilizzare e combinare le risorse in modo dinamico e “fuori dagli algoritmi” (in cui le macchine saranno inevitabilmente più brave di noi).
  • Giudizio e responsabilità sociale: per assumersi la responsabilità di ciò che faranno “le macchine” e definire le regole alla stregua delle “tre leggi della robotica” che un tale di nome Asimov aveva scritto ormai quasi 100 anni fa

La tecnologia arriverà ovunque ma certe caratteristiche complesse (quelle che ci distinguono come esseri umani) saranno quelle che faranno la differenza anche nel “futuro” delle nostre professioni.

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