Quelli che “Non è il mio lavoro, non rientra nelle mie competenze”

… forse non sarà stato il suo lavoro spostare un tronco di albero per fare bene una striscia… ma dato l’aneddoto divertente è curioso domandarsi quale sia il retropensiero di chi fa il proprio lavoro con simili risultati..(foto analoghe con nutrie al posto di tronchi d’albero fanno parte di una croncaca italiana relativamente recente).

Chi ha fatto questa striscia stradale, probabilmente avrà dato per scontato la presenza di un supervisore a controllare che il tratto su cui verniciare fosse sgombro..

Probabilmente avrà dato anche per scontato che quell’ipotetico supervisore non avesse fatto il proprio lavoro, arrabbiandosi per il mancato controllo..

Oppure il fantomatico supervisore potrebbe aver fatto il suo compitino ed a sua volta aver avvisato un’altrettanto ipotetico “addetto a togliere gli oggetti dalla strada” (che nella mente di chi ha fatto la striscia, doveva sicuramente essere presente nell’organigramma aziendale).

Alternativamente potrebbe anche essere successo che “l’azienda” non avesse definito bene la lista degli “oggetti eventualmente da togliere” e che non abbia quindi dato a tutte le persone “tutte le informazioni” per operare.

In cima alla scala gerarchica delle presunte responsabilità generalmente c’è sempre “l’azienda” che ha le sue pecche ma che essenzialmente è sempre fatta da persone…

In particolare due tipi di persone: quelle per cui “non è compito mio” e quelle che semplicemente non si pongono il problema portando avanti il lavoro con cognizione degli impatti che questo ha nei confronti di clienti e colleghi.

La scelta della categoria a cui appartenere è come sempre una scelta personale (non dipendente nè dall'”azienda”, nè dal proprio ruolo o retribuzione).

Avere un approccio teso ad spostare le responsabilità verso gli altri è una cosa che si riflette a 360 gradi e che fa parte del proprio “corredo personale”: è un lose-lose agreement perchè impatta negativamente sia sull'”azienda” che sulla persona stessa (nonchè su tutti i suoi “stakeholders”).

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