Le caratteristiche dei “top performer”​ (e come fare a trattenerli)

In un mercato competitivo a livello globale, attrarre e trattenere talenti dovrebbe essere la priorità di ogni azienda.

 Nonostante le differenze tra i settori, i “dipendenti migliori” cercano le stesse 4 cose:

1) Uno scopo

Per molti, il lavoro rappresenta una punizione ma per un “dipendente modello” lavorare è un’opportunità per creare, servire e produrre qualcosa di straordinario (magari risolvendo un problema o soddisfacendo un’esigenza): il modo in cui un’azienda trasmette e trasferisce “lo scopo” (collegandolo al contributo del singolo) è uno dei fattori chiave.

2) L’autonomia

Steve Jobs diceva “Non ha senso assumere persone intelligenti e dire loro cosa fare; dobbiamo assumere persone intelligenti in modo che possano dirci cosa fare “…

L’assunzione dei migliori talenti ha il prezzo di dover lasciare loro un grado di autonomia tale da consentirgli di fare le cose “a modo loro” (alias ..se vuoi performance fuori dallo standard, i dipendenti devono poter uscire “fuori dallo standard”)

3) Un’ottima squadra:

Come ai grandi giocatori non piace giocare con giocatori medi (anche se sono le stelle delle loro squadre), allo stesso modo, i migliori dipendenti adorano essere sfidati non solo dai concorrenti ma anche dai loro colleghi (in un’ambiente dinamico in cui la competizione stimola le opportunità di apprendimento e crescita).

4) Qualcosa oltre lo stipendio

Inutile dire che anche per i “best employees” lo stipendio gioca ancora un ruolo vitale ma un aspetto altrettanto importante è il modo in cui un’azienda si prende cura dei propri dipendenti a 360 gradi: formazione, flessibilità, smartworking ed un un’efficace sistema di “flexible benefits” sono pre-requisiti per attrarre (e trattenere) un top performer

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