Perchè i leaders della Silicon Valley vestono informale..

Steve Jobs ha fondato Apple nel 1976, ha avuto 130000 dipendenti  e la sua azienda ha realizzato quasi 60 miliardi di dollari di profitti nel 2018.

Mark Zukerberg ha fondato Facebook nel 2004 ed ha un patrimonio personale di 63,8 mld di dollari e circa 38000 dipendenti.

Sono forse tra gli uomini più emblematici dei nostri anni eppure come gli altri leader delle aziende più grandi del mondo (come Jeff Bezos di Amazon, Bill Gates di Microsft o Larry Page e Sergey Brin di Google) hanno una cosa in comune: lo stile nel vestirsi.

Ultimamente, per questioni di emulazione, questa moda del minimalismo si sta espandendo oltreoceano ma come al solito qui da noi procediamo più per imitazione che non per condivisione del principio che invece ci sta dietro..

Different thinking? Io lo definirei più un “lean thinking”  ..

Al di là della cultura e del fatto che quando una persona raggiunge queste posizioni non ha più bisogno di presentazioni (nè conseguentemente di formalismi od obsoleti orpelli che rispondano a questa necessità), il motivo principale sta in un fattore endemico: vestire implica introdurre una variabile nella propria vita e dover impiegare tempo e risorse per un qualcosa che si ritiene abbia un’importanza relativa.

Il leit motiv e l’ossessione dei leader moderni è la gestione del tempo e l’efficacia nel processo decisionale: l’ottimizzazione della prima e la velocità della seconda dipendono da quante ed a quali cose diamo importanza nella nostra vita.

In un iter che sembra seguire un preciso algoritmo, tutte le persone che ho nominato prendono centinaia di decisioni durante la propria giornata ed a differenza di molti altri stabiliscono minuto per minuto quali sono le decisioni che vale la pena prendere (e quindi a quali cose prestare attenzione e dedicare del tempo) e quali no.

Vestire è per uno smart leader un aspetto secondario (a meno che il proprio businness non sia nel settore della moda)

ha fondato Facebook nel 2004 ed ha un patrimonio personale di 63,8 mld di dollari e circa 38000 dipendenti.

Sono forse tra gli uomini più emblematici dei nostri anni eppure come gli altri leader delle aziende più grandi del mondo (come Jeff Bezos di Amazon, Bill Gates di Microsft o Larry Page e Sergey Brin di Google) hanno una cosa in comune: lo stile nel vestirsi.

Ultimamente, per questioni di emulazione, questa moda del minimalismo si sta espandendo oltreoceano ma come al solito qui da noi procediamo più per imitazione che non per condivisione del principio che invece ci sta dietro..

Different thinking? Io lo definirei più un “lean thinking”  ..

Al di là della cultura e del fatto che quando una persona raggiunge queste posizioni non ha più bisogno di presentazioni (nè conseguentemente di formalismi od obsoleti orpelli che rispondano a questa necessità), il motivo principale sta in un fattore endemico: vestire implica introdurre una variabile nella propria vita e dover impiegare tempo e risorse per un qualcosa che si ritiene abbia un’importanza relativa.

Il leit motiv e l’ossessione dei leader moderni è la gestione del tempo e l’efficacia nel processo decisionale: l’ottimizzazione della prima e la velocità della seconda dipendono da quante ed a quali cose diamo importanza nella nostra vita.

In un iter che sembra seguire un preciso algoritmo, tutte le persone che ho nominato prendono centinaia di decisioni durante la propria giornata ed a differenza di molti altri stabiliscono minuto per minuto quali sono le decisioni che vale la pena prendere (e quindi a quali cose prestare attenzione e dedicare del tempo) e quali no.

Vestire è per uno smart leader un aspetto secondario (a meno che il proprio businness non sia nel settore della moda)

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