Cosa ci fa un albero di natale nel paese più munsulmano del mondo… (quando le logiche commerciali superano ogni barriera culturale o religiosa)

Ho trovato questa “curiosità” in un viaggio ad Abu Dhabi nel Dicembre del 2019.

Abu Dhabi è la capitale degli Emirati Arabi Uniti (UAE), un gruppo di stati della penisola Araba formato da un gruppo di sceicchi e pertanto non propriamente celebre per la propria democrazia..

Sebbene non sia uno dei paesi più “radicali”, l’UAE è una regione pressochè totalmente “islamica” che vive nel deserto e che basa la propria economia sul petrolio.

E’ quindi evidentemente uno stato ricco che ha bisogno di vendere petrolio per essere ancora più ricco e per poter dare sfoggio della propria opulenza costruendo fac-simili di metropoli cosmopolite e globalizzate su di un letto di sabbia incandescente…

In questo contesto non è difficile trovare alberi di Natale nella hall di grandi alberghi che ospitano uomini d’affari di tutto il mondo.

Sì perchè nonostante il radicalismo, nonostante le donne siano coperte e nonostante sia tutt’oggi illegale diffondere via media le idee di una religione che non sia l’Islam, “gli affari sono affari” e se gli Emirati Arabi vogliono vendere ai propri clienti (per lo più occidentali), non possono sottrarsi dal fargli trovare a Dicembre un bell’albero di Natale… anche se confinato nella hall di un grande albergo che si affaccia su una spiaggia artificiale con palme e temperatura media di 30 gradi…

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