
“Il cazzeggio..”: una soft skill importante
La traduzione in italiano avrebbe potuto essere migliore ma “il potere del cazzeggio” è un libro brillante che spiega perchè la distrazione rende più intelligenti…
Il testo, con tanto di basi “scientifiche”, parte dall’assunto che NESSUN essere umano può lavorare continuativamente senza sosta (aggiungerei: se riesci a farlo molto probabilmente il tuo lavoro è simile a quello di una macchina…. quindi facilmente sostituibile..).
Indipendentemente dalle proprie caratteristiche personali, saper programmare il “RITMO” e la “DURATA” delle proprie pause, porta inevitabilmente ad incrementare l’efficienza…
La giusta alternanza fra lavoro duro e “cazzeggio” è un’arte che si affina col tempo e nonostante sia molto personale, parte da due pre-requisiti universali:
– la profonda conoscenza di se stessi (e dei propri “cicli”)
– la capacità di settare i propri ritmi indipendentemente dalle scadenze, dai giudizi altrui e dai sensi di colpa
D’altronde, se non sappiamo di cosa abbiamo bisogno (o se lo sappiamo ma non riusciamo ad imporlo alla “società”), ogni attività ludica può risultare inefficace o addirittura controproducente: quanti di noi sono tornati da una vacanza più stanchi di prima?!?.
Come quello strumento “in più” all’interno di un’orchestra, il potere del cazzeggio sta nel tempismo: sapere quando farlo (e quando rimettersi al lavoro per massimizzarne l’effetto), è il frutto di un’azione combinata fra corpo e mente che richiede sensibilità ed esperienza.
L’arte del cazzeggio è in conclusione una “soft skill”… e chi la sa padroneggiare non dovrebbe nasconderla..
l titolo mi ha incuriosita subito!
Associare “Il cazzeggio” al concetto di Soft Skill è originale, ma allo stesso tempo azzardato.
Non mi fermo mai alla prima impressione e così ho deciso di leggere l’articolo.
Il passaggio che ha colpito una stakanovista come me è:
“La giusta alternanza fra lavoro duro e “cazzeggio” è un’arte che si affina col tempo e nonostante sia molto personale, parte da due pre-requisiti universali:
– la profonda conoscenza di se stessi (e dei propri “cicli”).
– la capacità di settare i propri ritmi indipendentemente dalle scadenze, dai giudizi altrui e dai sensi di colpa.”
Confermo che ci si può divertire, lavorando ma le aziende in cui lo puoi fare sono rare.