Perchè essere sempre disponibili a lavoro porta meno risultati che lavorare fra una pausa e l’altra

Il titolo è provocatorio ma sottolinea quanto la nostra “disponibilità” sia troppo spesso una merce di scambio “barattata” a bassissimo prezzo.

Il perchè la troppa disponibilità non paga, risiede non solo nello scarso apprezzamento di chi la riceve (più c’è abbondanza di una risorsa e meno gli si dà valore), ma anche negli effetti negativi che questa porta al nostro lavoro ed alla nostra quotidianità.

La naturale tendenza è quella di credere che la quantità di lavoro e la disponibilità siano direttamente proporzionali ad i nostri risultati lavorativi ed a quello che dovrebbe essere il nostro guadagno.

Lasciando da parte le considerazioni sul “pay back”, essere sempre disponibili porta a concentrarsi sull’obiettivo sbagliato: erroneamente pensiamo di garantire risultati consistenti solo perchè siamo disponibili a ricevere telefonate, mail e meeting h24 7 giorni su 7.

La realtà è che essere sempre disponibili ci fa perdere un’enorme quantità di tempo ed energie, distoglie la nostra attenzione dai veri obiettivi ed alza le aspettative degli interlocutori (che chiederanno “sempre di più”).

Ognuno ha le proprie caratteristiche ma difficilmente ho conosciuto colleghi che riuscivano ad essere reperibili h24 e contemporaneamente garantire risultati operativi di alto livello senza farsi “mangiare” dallo stress.

Per garantire un ottimo risultato è necessario avere un carico di lavoro in accordo alle proprie possibilità/capacità e saper trattenere il giusto spazio per “far funzionare bene la propria macchina”.

Questo vuol dire sapersi regolare e rendersi disponibili solo dopo aver dedicato il tempo e le risorse che ci sono necessari a mantenere alti livelli di performance (in base alle nostre caratteristiche ed a quanto e come abbiamo bisogno di “ricaricarci”).

Non sempre è facile dire di no ma farlo vuol dire avere rispetto per se stessi, dare valore al proprio tempo e definire i nostri spazi di influenza.

Limitare la propria disponibilità (in modo chirurgico) vuol dire anche aumentare i propri risultati e la percezione che gli altri hanno (in base ad una logica globalmente riconosciuta per cui più una risorsa è scarsa e più valore acquisisce).

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