“Hai dei broccoli fra i denti”…
Quante volte non abbiamo dato un feedback di questo tipo ma avremmo tanto voluto riceverlo se ci fossimo trovati dall’altra parte?
Quante volte avremmo potuto dire: “Non voglio metterti in imbarazzo ma ho capito che sarebbe molto più imbarazzante se nessuno ti dicesse che hai dei broccoli fra i denti”?
Quante altre invece abbiamo taciuto lasciando che tutti si accorgessero di quella macchia verde sullo smalto perfettamente bianco di un nostro collega?
E quante volte per non rischiare di “offendere”, non abbiamo fatto ciò che era meglio per gli altri?
Ecco perché dovremmo dare sempre dei feedback (non solo sui “broccoli” ma anche sull’operato delle persone).
Molti scambiano i feedback come un fastidio che si procura all’altro e qualcosa di imbarazzante e difficoltoso per se stessi.
Spesso rinunciamo a darli solo perchè questo potrebbe portarci in una “disconfort zone” o fornirci una sfida che non riteniamo valga la pena di affrontare.
Ovviamente il broccolo è un esempio provocatorio ma il concetto più generale è che senza feedback su quello che non va, si rischia di far andare alla cieca e impedire l’evoluzione di chi non ha occhi per vedere cosa fare o cosa migliorare.
Chi ha una prospettiva “diversa” dovrebbe manifestarla soprattutto quando questa è utile al miglioramento della persona che ha di fronte.
Dare feedback è difficilissimo ma è fondamentale per evitare agli altri “broccoli fra i denti”… specialmente a lavoro.
P.s: immagine creata con AI dopo 7 tentativi