Work Matters (#32/2024)

La complessità delle organizzazioni odierne richiede metodologie ed approcci radicalmente diversi da quelli adottati in passato.

Le industrie del secolo scorso basavano le proprie strutture su assunti gerarchici in cui c’era poco spazio per l’iniziativa personale e in cui tutte le decisioni venivano presi dal vertice.

In questi contesti avveniva una totale deresponsabilizzazione delle risorse, portandole molto spesso in dinamiche bambino-adulto nei confronti dei rapporti con i propri responsabili.

Ad aggravare le conseguenze delle implicazioni di questi ambienti, c’era (e c’è) la naturale propensione degli esseri umani a ricercare “l’accudimento”.

E’ così che, ove non diversamente gestite, le organizzazioni diventano propaggini di ciò che avviene nella scuola e nell’educazione primaria… in cui c’è una totale assuefazione verso lo status quo e in cui non si possono discutere ordini o imposizioni che vengono da quelle che sono considerate “autorità”.

Ma qualcosa sta cambiando e sempre più lavoratori diventano consapevoli delle dinamiche che li circondano, cercando spazi che precedentemente non erano consentiti.

In questo libro l’autrice, consulente nel mondo organizzativo, esamina il profondo cambiamento attualmente in atto nel nostro rapporto con il lavoro e il conseguente adattamento che le aziende stanno disperatamente cercando per evitare un’emorragia inevitabile di talenti o risorse fondamentali per la loro competitività.

Con un approccio di tipo psicologico e sistemico, il testo indaga sulle tematiche professionali mettendole in connessione con quelle sociali/relazionali e utilizzando interessanti paralleli sul ruolo che gli ambienti hanno nello sviluppo personale delle persone.

Leave a Comment